L’estate sta finendo…e un anno se ne va! Lo dicevano i memorabili Righeira.
In effetti l’estate è proprio agli sgoccioli e anche le temperature stanno iniziando a scendere.
È il momento di usare una sciarpa, magari in leggero cotone o lino per questo settembre, per poi passare a una più calda adatta per l’autunno, che oramai è alle porte.
Ad ogni modo, oggi voglio parlarvi di questo accessorio, punto fermo nell’abbigliamento maschile da oltre duemila anni: la storia, i tipi di sciarpa e i materiali, le diverse qualità e come fare una corretta conservazione e manutenzione.
Tipi di sciarpe
Esistono molti tipi di sciarpe, in una vasta varietà di forme, modelli e colori, realizzate con molti tipi diversi di materiali.
Ecco sette tipi di sciarpe maschili.
1. Sciarpa casual/invernale
Spesso indossate per proteggersi dalle intemperie, queste sciarpe sono realizzate principalmente in lana, cashmere, lana yak o poliestere e sono destinate ad essere usate durante i freddi mesi invernali. Possono essere stampate, o in vari modelli; sono spesso lavorate a maglia e al tatto sono spesse.
2. Sciarpa sportiva
Spesso realizzate in materiale più sottile, ma restano resistenti al freddo. Molte aziende realizzano queste sciarpe invernali per gli atleti che si allenano all’aperto nei mesi invernali (sciatori, snowboarder etc). Queste sciarpe sono realizzate con una miscela di materiali e offrono una resistenza elevata a vento, neve e temperature basse. Spesso queste sciarpe sono ad anello continuo e non devono essere avvolte come una sciarpa tradizionale. Di solito sono abbastanza aderenti e possono essere tirate sù per coprire la bocca e il naso e talvolta anche le orecchie.
3. Sciarpa casual da lavoro
Spesso caratterizzate da quadri, paisley o altre stampe geometriche, queste sciarpe sono più tradizionali e sono pensate per essere abbinate ad abiti da lavoro o casual.
Sono realizzate con una ricca varietà di materiali e quindi possono essere indossate sia nei mesi invernali che estivi. Per le stagioni più miti, le sciarpe sono solitamente fatte in cotone, lino, seta, jersey, cashmere, raso o pashmina. Per i climi più freddi, invece, lana, cashmere, lana yak, alpaca o materiali in misto poliestere. Spesso i materiali vengono combinati insieme per creare una sciarpa mista, conferendo un aspetto più delicato, anche al tatto, offrendo al tempo stesso una maggiore protezione dalle intemperie.
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4. Sciarpa per il cappotto elegante
Non è la classica sciarpa avvolta al collo e solitamente è destinata ad un outfit serale. Questa sciarpa da sera è un elegante drappo aggiunto come finitura di un cappotto elegante. Realizzata in cashmere, lana yak o lana merinos, la sciarpa da sera talvolta è reversibile, con quadri o stampe cachemire.
5. Sciarpa da sera formale
Spesso indossata con uno smoking o un frac, la sciarpa formale è una sciarpa rettangolare con frange, solitamente realizzata in raso di seta e nella maggior parte dei casi di colore nero, bianco o una loro combinazione.
Spesso hanno frange annodate a mano e, a differenza di altre sciarpe, non vanno avvolte, ma vanno portate drappeggiate sul retro del collo e talvolta solamente poggiate sulle spalle.
6. Sciarpa estiva
Progettate specificamente per essere utilizzate come accessori alla moda, queste sciarpe sono spesso realizzate in lino, cotone, seta e sono indossate quasi esclusivamente per dichiararsi attenti alla moda e non per necessità protettive. Talvolta però anche in estate una sciarpa può salvarci da raffreddori o mal di gola, ad esempio nei locali particolarmente freddi per via dei condizionatori d’aria, oppure in una serata estiva particolarmente ventosa, o in una gita notturna in barca.
Spesso indossate sia con abbigliamento casual che business, le sciarpe estive presentano una vasta gamma di stampe e trame e solitamente hanno tinte vivaci.
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7. Sciarpa infinity elegante
La sciarpa infinity è una sciarpa ad anello continuo particolarmente pregiata.
Sono solitamente fatte in due strati: interno in lana modal ed esterno in seta. Il modal è una fibra che non sfibra e non restringe che, aggiunto alla lana, migliora la qualità di quest’ultima, restituendo una piacevole superficie liscia, calda e soffice. La seta esterna, con il suo aspetto magicamente luminoso e le meravigliose trame, conferiscono estrema eleganza a chi l’indossa. Queste sciarpe hanno il pregio di essere utilizzabili sia con un outfit casual (purché sofisticato), che uno più formale.
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Materiali della sciarpa
Le sciarpe possono essere realizzate con un’ampia varietà di materiali e tessuti. Ecco i materiali più comunemente usati nella realizzazione delle sciarpe da uomo.
Poliestere
Forse il materiale meno pregiato di tutti i tempi, mentre ci sono sia forme naturali che sintetiche di poliestere. Nella maggior parte dei casi, nella produzione di abbigliamento, è la variante sintetica utilizzata prevalentemente. Nonostante il poliestere sia considerato un materiale inferiore a quello delle fibre tessute naturalmente, come il cotone e la lana, le sciarpe in poliestere conferiscono qualità eccezionali che spesso non possono essere ottenute quando si utilizza una fibra completamente naturale.
Le sciarpe in poliestere talvolta hanno maggior successo di quelle in tessuto naturale quando si tratta di resistere all’acqua, vento e neve. Inoltre, offrono un’eccezionale resistenza alle pieghe e possono essere anche più longeve. Offrono un’elevata trattenuta del colore, con il risultato che la sciarpa dura molto più a lungo in situazioni di usi intensi. È per questi motivi, in particolare, che il poliestere e le sciarpe in misto poliestere spesso sono preferite.
Il poliestere è indubbiamente un materiale poco elegante, infatti spesso viene combinato con le fibre naturali che conferiscono alla sciarpa maggior pregio, anche solamente alla vista.
Una sciarpa realizzata esclusivamente in poliestere è facile da distinguere da una sciarpa in seta.
Jersey
Il jersey viene spesso utilizzato nella produzione di sciarpe femminili in quanto favorisce l’applicazione di decorazioni, piuttosto che solo stampe o trame. Infatti tiene abbastanza bene le paillettes, le perline e altri decori cuciti esternamente poiché è un cotone abbastanza sottile ed elastico. Nonostante sia utilizzato principalmente per l’abbigliamento femminile, è stato recentemente utilizzato dagli uomini, specialmente nei climi più caldi del Medio Oriente.
Cachemire
Una lana squisitamente morbida e lussuosa, il cashmere è tessuto dal filato del pelo sottile della capra cashmere. Ogni capra produce solo 150-200 grammi all’anno, che è appena sufficiente per una singola sciarpa. A differenza di molti altri materiali, il cachemire diventa effettivamente più morbido nel tempo ed è ampiamente considerato il gold-standard per molti articoli di abbigliamento di lusso, dai maglioni alle sciarpe, ai calzini. Nonostante sia molto leggero, mantiene comunque un’adeguata protezione dal freddo. È un tessuto spesso mescolato con altre lane, perfino al poliestere, a causa del suo prezzo. C’è da tenere presente che il cachemire si può trovare in forti differenze di prezzo, a seconda della qualità del cashmere.
Il cashmere della migliore qualità ha solitamente uno spessore compreso tra 14 e 16,5 micron, che è uno dei motivi della sua morbidezza. Il cashmere dall’Iran (17,5 – 19 micron) e dall’Afghanistan (16,5-18 micron) è meno preferito perché è più ruvido. Da tenere poi presente che le sciarpe in cashmere più economiche sono certamente tessute con filato di cashmere di seconda o terza qualità. Inoltre, il cashmere naturale bianco, o almeno quello di colore più chiaro, è molto più costoso del cashmere scuro, perché solo il sottopelo delle capre cashmere, di colore più chiaro, può essere meglio tinto nei colori desiderati. Il cachemire più scuro invece può essere tinto solo con i colori più cupi.
Alpaca
Spesso confuso col cammello, o il lama, l’alpaca è un camelide addomesticato del Sud America. La lana dell’alpaca è simile alla pecora ma molto più lussuosa e notevolmente più calda perché le fibre sono cave, hanno una camera d’aria. Ha una lucentezza setosa. I migliori tessuti di alpaca al mondo provengono dal Perù e sono distinte in Baby e Royal baby, a indicare uno spessore compreso tra 19 e 22 micron. L’alpaca è più spesso del cashmere, ma per via della sua superficie più morbida risulta morbido quasi come le migliori qualità di cashmere.
Seta
La seta è una fibra proteica di origine naturale con la quale si possono ottenere tessuti pregiati. Viene prodotta da alcuni insetti dell’ordine dei lepidotteri. Si ottiene dal bozzolo prodotto da bachi da seta.
Una delle fibre più eleganti al mondo, la seta è la base per la stragrande maggioranza degli accessori di alta qualità e di quasi tutte le cravatte. Quando acquisti un papillon, un ascot o una cravatta, sicuramente cerchi cravatte in seta al 100% a meno che, naturalmente, tu non stia cercando qualcosa di più specifico, come una cravatta di cotone o lino per un outfit estivo. La seta è spesso imitata, ma mai duplicata. Può essere lucida o opaca, ma è sempre meravigliosa e raffinata.
La seta può essere utilizzata anche per una categoria di sciarpe molto eleganti, spesso abbinate con fine gusto anche a uno smoking.
Cotone
Il cotone è un tessuto fresco e leggero, perfetto per i climi più caldi grazie alla sua traspirabilità. Le sciarpe di cotone sono molto utilizzate tra la popolazione hipster, ma anche i dandy di oggi e gli uomini d’affari che cercano di conferire un tocco personale a un guardaroba altrimenti monotono.
Lino
Ha origini dalla pianta del lino. Il lino è senza dubbio il tessuto più leggero e cool per le sciarpe alla moda. Abbiamo già abbastanza confidenza con il lino degli abiti, dei pantaloni e delle camicie che indossiamo in estate, così come dei fazzoletti da taschino. Per le sciarpe, nei mesi estivi o nei climi caldi, è difficile battere il lino.
Questo splendido tessuto può effettivamente anche aiutare a mantenersi più freschi sotto il sole caldo e fornire una certa protezione alla pelle.
Pashmina
L’origine della pashmina è piuttosto antica. Il nome di questo morbido scialle deriva da pashm, un’antica parola persiana che significa lana ma che in realtà si riferisce ad un tessuto particolare che viene ricavato dalla lavorazione del pelo della capra changthangi. Di questo animale, che vive solo nelle regioni dell’Himalaya e in India, si utilizza, per la produzione di pashmine, il sottovello del collo. Nella zona del Kashmir, dunque, è elevatissima la produzione di scialli, sciarpe e stole realizzati con questo tessuto. La pashmina diffusa nei paesi occidentali non è costituita dello stesso tessuto di lana ma di una fusione di filamenti di seta, oppure di viscosa.
Una scelta che rende la sciarpa più leggera e sicuramente più sfruttabile.
La comodità di una sciarpa pashmina consiste, dunque, nell’essere pratico, maneggevole e adattabile. Attualmente le pashmine sono indossate da tutti: un tempo la moda le concepiva principalmente come un’alternativa allo scialle femminile, ma ora è largamente indossata anche dagli uomini.
La pashimina è un accessorio estremamente versatile, che si abbina facilmente ad uno stile di abbigliamento elegante oppure casual.
Ci sono tantissimi modi di indossarla, tutti particolari ed originali.
Purtroppo attualmente in qualsiasi città del mondo si trovano venditori ambulanti che ti offrono una sciarpa di pashmina per 5€. Oggi molte sciarpe sono pubblicizzate come pashmina, ma il problema è che non è un termine protetto e come tale qualsiasi cosa può essere venduta come pashmina. Nella migliore delle ipotesi ti ritroverai con una sciarpa in cashmere o una lana di qualità inferiore combinata con la seta e, nel peggiore dei casi, troverai qualcosa di misto viscosa-poliestere.
Pile
Pile (pron. pail) è un termine falso inglese con il quale in Italia si indica un tessuto sintetico di origine relativamente recente, il cui nome originale è polar-fleece o più semplicemente fleece.
Ampiamente conosciuto per le sue capacità di riscaldamento, solitamente il pile è realizzato con materiali sintetici. Tuttavia, il vero pile viene tessuto dal mantello rasato della pecora o della capra a pelo lungo prima di essere trasformato in filo. Oggi, una sciarpa in pile è composta da una fibra artificiale al 99,99% delle volte. Consiglio comunque di preferire sempre tessuti naturali, come alpaca, seta o cashmere.
Lana Yak
La lana yak è un pregiato tessuto naturale, ecosostenibile, molto caldo (ne ho già parlato in questo articolo). Questa lana proviene dallo yak, un sacro bue tibetano, un gigantesco mammifero che vive sulle montagne asiatiche del Tibet, nel Pamir e alle pendici dell’Himalaya, fino a 6.000 metri di altitudine.
Il fiocco di lana si ricava semplicemente pettinando il manto di questo bestione. La caduta spontanea del suo pelo e le meravigliose tonalità naturali di cui è dotato lo yak restituiscono un tessuto pregiato, simile al cachemire, che non ha bisogno di alcun trattamento con tinture artificiali.
Utilizzata da pochi brand anche per realizzare sciarpe in questo tessuto.
Le sciarpe in lana yak sono calde, morbide, dalle tinte tenui naturali. Sono perfette abbinate ad un trench, versatili, donano immediatamente stile e ricercatezza a un outfit.
Lana
Non poteva mancare. Dal vello delle pecore e da una serie di altri animali, la lana è disponibile in una varietà di trame e stili a seconda di come è tessuta, ma è tradizionalmente molto calda e resistente. Spesso utilizzata per le sciarpe invernali, la lana è un’ottima fonte di calore e protezione. Oggi la lana è uno dei materiali più comuni trovati nelle sciarpe di tutto il mondo.
Come riconoscere una sciarpa di qualità
- Guarda l’etichetta della composizione. Se dice lana o cashmere ecc, toccala e vedi se ti piace. Le qualità migliori del cashmere sono più morbide di quelle meno buone. Tuttavia, a volte anche le qualità inferiori sono piuttosto morbide, ma formano il pilling (le palline di tessuto) dopo pochi usi. Sfortunatamente non c’è modo di capirlo prima di effettuare l’acquisto, lo scoprirai solo dopo un pò.
- Le dimensioni. La maggior parte delle sciarpe da uomo misura 150cm x 30cm. Il problema è che queste sciarpe di queste misure sono troppo corte per essere legate in maniera creativa o elegante. Le dimensioni ideali per una sciarpa in cashmere, lana o alpaca sono 180cm x 30cm. Una sciarpa in seta, più sottile, può essere da 5 a 8cm più larga o più lunga, ma non oltre, altrimenti diventa troppo ingombrante intorno al collo.
- Le frange. È una questione di preferenza. Le sciarpe in cashmere, lana e alpaca sono spesso dotate di frange, le sciarpe di seta no.
- Test bruciatura. Spesso, purtroppo, molte sciarpe sono etichettate male e talvolta contengono fibre artificiali sebbene l’etichetta dichiari 100% seta, pashmina, seta, lana, ecc. L’unico modo pratico per conoscere la composizione del materiale è farlo testare in un laboratorio. Oppure, se hai un piccolo campione o una frangia del tessuto della tua sciarpa, puoi sempre fare il test di bruciatura, naturalmente facendo le dovute attenzioni e tenendo i bambini ben lontani da questi esperimenti!
A seconda di come brucia il tessuto, si può capire se è un tessuto naturale o sintetico. Le fibre naturali bruciano in modo diverso e hanno un odore tipo di legno o carta bruciata, a volte come capelli bruciati. Alcune sciarpe possono essere miste, ma con questo test saprai comunque se sono contenute delle fibre artificiali nella sciarpa, in particolare se sembra che il campione si stia sciogliendo e se odora di plastica bruciata.
MATERIALE | COME BRUCIA | ODORE | RESIDUO |
Cotone | Brucia, non si scioglie | Come carta o legno bruciato | Cenere grigia sottile |
Lino | Brucia, non si scioglie | Come carta o legno bruciato | Cenere grigia sottile |
Lana/Cachemire/Lana Yak | Brucia ma subito si ferma quando viene tolto dal fuoco, non si scioglie | Odore forte, come capelli o piume bruciati | Perlina cava nera che può essere frantumata in polvere nera |
Seta | Brucia, non si scioglie | Odore come capelli o piume che bruciano, ma non forte come la lana (la seta non contiene zolfo) | Perlina cava nera che può essere frantumata in polvere nera |
Poliestere | Col calore si ritira, si scioglie, può gocciolare | Sintetico, dolce | Perlina dura color crema o nera che non può essere schiacciata |
Nylon | Col calore si ritira, si scioglie, può bruciare | Odore un pò di sedano | Perlina dura color crema o nera che non può essere schiacciata |
Acrilico | Col calore si ritira, si scioglie, brucia e scoppietta | Acre | Perlina nera dura che può essere parzialmente schiacciata |
Acetato | Col calore si ritira, si scioglie, brucia | Come carta o legno bruciato, con un pò di aceto | Perlina nera dura che può essere parzialmente schiacciata |
Manutenzione della sciarpa
Quando hai finito di indossare una sciarpa, piegala e lasciala distesa o appesa. Non infilarla nella tasca o nella manica del cappotto! La piegatura è il modo più semplice e conveniente. Se la sciarpa presenta delle pieghe, puoi stirarla delicatamente a vapore a bassa temperatura. Se vuoi assicurarti di non rovinare la sua superficie, usa un panno di cotone sottile tra il ferro e la sciarpa. A volte è sufficiente anche il solo vapore di un ferro da stiro.
Non lavare le tue sciarpe in lavatrice, anche se alcune di quelle più recenti hanno cicli delicati e programmi cashmere. Portale in lavanderia, o lavale a mano usando sapone liquido sovrasaturo. Comprimere delicatamente la sciarpa appena lavata per togliere l’acqua (non strizzarla) e lasciarla asciugare all’aria stendendola. Il peso dell’acqua garantirà che si asciughi senza pieghe. Per finire…non metterle nell’asciugatrice!
La storia della sciarpa
La sciarpa risale all’antica Roma, dove era originariamente chiamata Sudario, tradotto letteralmente in “panno sudato”. Era usata a Roma dalle donne, per mantenere puliti i loro capelli in circostanze di ambiente polveroso o in caso di forte vento. Dagli uomini invece era spesso portata legata alla vita, o avvolta intorno al collo nei giorni più caldi, per tenere fresca la pelle.
In caso di circostanze formali, la sciarpa veniva usata per distinguere i benestanti dal resto della società. La sciarpa era indossata frequentemente, ma in un secondo momento divenne un simbolo per distinguere la classe sociale di appartenenza, diventando quindi un simbolo per mostrare quasi esclusivamente il proprio status aristocratico.
La sciarpa nasce anche per motivazioni religiose (l’Islam, ad esempio, prevede che questo indumento venga utilizzato principalmente dalle donne musulmane, indossato intorno alla testa), ma è divenuta subito un accessorio utilizzato ovunque, sia per tenere caldi, sia per questioni di eleganza e quindi per moda.
Nel III secolo a.C. il fascino e la popolarità della sciarpa introdotta dai romani si erano fatti strada in Cina e qui veniva indossata dai soldati dell’Esercito di Terracotta cinese. Un esercito simbolico, destinato a servire il primo imperatore cinese Qin Shi Huang (260 a.C.-210 a.C.) nell’Aldilà, che adottò la sciarpa come una forma di abbigliamento militare per discernere il grado di appartenenza dei soldati.
Alla fine del diciannovesimo secolo le sciarpe erano passate da un normale accessorio indossato da uomini e donne a un capo essenziale popolare in tutto il mondo, indossato quotidianamente da uomini di tutte le classi.
Resa popolare dalle celebrità di Hollywood nei film, la sciarpa è stata vista spesso messa attorno al collo delle star e delle starlet. Il fattore che contribuisce ad aumentare la loro popolarità diventa così il marchio. I marchi sono spuntati a livello internazionale, dedicandosi alla esclusiva produzione di sciarpe, oppure in aggiunta ad altri tipi di collezioni. Basti vedere alcuni dei marchi più noti in America, come Brooks Brothers, Ralph Lauren e J. Press per constatare che oramai anche i più grandi del settore hanno introdotto questo accessorio nel loro business.
Oggi la sciarpa dagli uomini è indossata non soltanto in inverno, come accessorio protettivo, ma anche come accessorio di moda durante le stagioni più calde. Infatti, non è insolito vedere uomini passeggiare per Rodeo Drive a Beverly Hills in una calda giornata estiva, addobbati con una sciarpa di lino o cotone!
Oggi una sola sciarpa a molti uomini non basta. Ne possiedono più di una, in vari colori e modelli, realizzate in tessuti diversi.