Cucire a mano è un’arte da conservare e tramandare ai nostri figli. La rifinitura artigianale, oggi, più che mai, ha un grande valore.
Ecco una guida in 8 punti su come fare un orlo a mano, a casa propria, a un tessuto pregiato come la seta.
Impareremo a restaurare l’orlo di un foulard in seta consumato dai lavaggi.
Può capitare che abbiate messo in disuso un foulard, un fazzoletto da taschino o una sciarpa in seta coi bordi consumati dai lavaggi. I bordi consumati conferiscono un aspetto oltremodo invecchiato e fuori moda al capo. Un vero peccato però sbarazzarsene, soprattutto sei si tratta di prodotti sartoriali.
Allora ecco un esempio di come recuperare un foulard in seta coi bordi consumati dal tempo e ridargli così una nuova opportunità con un fai-da-te casalingo.
Prepariamo il campo
COSA OCCORRE
- Un ago
- Un filo
- Delle forbici
- Qualche spillino (opzionale)
- Un ditale (opzionale)
Per comodità vi mostrerò il lavoro di orlatura compiuto su un piccolo pezzo di seta.
Con questo metodo le cuciture si vedranno poco e l’orlo verrà arrotolato il minimo indispensabile.
Se possibile, lavorate su una superficie spessa e morbida. Rende più confortevole l’attività e, soprattutto, servirà per infilarvi gli spillini durante alcune fasi intermedie e finali del lavoro, che appresso vi dirò.
Con un paio di forbici iniziamo col tagliare le sfrangiature.
Se le avete, usate le forbici a lame dentellate tipo Karen Kay Buckley. Non le abbiamo tutti in casa, ma se avete questa fortuna è il momento di tirarle fuori dal cassetto.
Il materiale tagliato farà un pò di sporcizia. Raccoglietelo con un rullo adesivo, farete in un lampo, oppure con un piccolo aspirapolvere facendo attenzione a non aspirare oggetti utili.
Adesso prendete ago e filo. Nell’esempio si utilizzerà un filo arancione, in modo da distinguerlo meglio dal tessuto blu. Scegliete l’ago che abbia la cruna della grandezza sufficiente a farci passare attraverso il filo che utilizzerete.
Tagliate la giusta quantità di filo. Un filo troppo lungo potrebbe aggrovigliarsi mentre cucite, ma con un filo troppo corto potreste trovarvi in men che non si dica a dover infilare nuovamente l’ago con dell’altro filo. Assicuratevi quindi di stabilire accuratamente di quanto filo avete bisogno prima di cominciare.
Se non sapete con esattezza di quanto filo avete bisogno, cercate di arrotondare per difetto. In questo modo potrete sempre infilare di nuovo l’ago con dell’altro filo. Il filo aggrovigliato invece può essere davvero difficile da disfare.
Tagliate il filo perpendicolarmente con delle forbici affilate così che la punta del filo sia più facile da infilare nell’ago.
Adesso inserite il filo attraverso la cruna dell’ago. Tenete l’ago tra il pollice e l’indice con l’estremità della cruna rivolta verso l’alto e tenete l’estremità del filo tra il pollice e l’indice dell’altra mano. Fate passare il filo attraverso la cruna dell’ago.
Se avete difficoltà a vedere la cruna dell’ago, accendete una luce per avere una migliore visibilità.
Per inserire il filo più facilmente attraverso la cruna, prendete la punta del filo e rendetela più compatta umettandola sulla lingua e schiacciandola poi fra le labbra.
Fate passare diversi centimetri di filo attraverso la cruna dell’ago per impedire che l’ago si sfili mentre cercate di fare il nodo.
Il nodo dovrete farlo su uno solo dei due capi del filo, senza legarli fra di loro a costituire un filo doppio.
Avvolgete il filo attorno al dito in modo da fare un intreccio grossolano che poi andrà a diventare il nodo. Se il nodo non riesce una prima volta, ripetete con una seconda volta.
Ora, se preferite, prendete il ditale per proteggere il dito (solitamente il dito medio, qualcuno l’anulare) che spingerà l’ago durante le manovre.
E adesso facciamo l’orlo al foulard
Bene, dopo questa lunga premessa preparatoria, è il momento di prendere il foulard e iniziare.
1 Infilate il vostro ago in un puntino a mezzo centimetro sotto il bordo.
Poi tirate delicatamente il filo fino a che non termina la sua corsa sul nodo.
2 Ripiegate la stoffa in corrispondenza del puntino appena fatto, fino a coprire il nodo.
3 Con la mano che non regge l’ago trattenete via via la piega che andrete a formare, mentre con l’ago fate un nuovo puntino in corrispondenza del precedente puntino, 3-4 millimetri verso l’interno del foulard, appena sotto al risvoltino fatto un istante fa.
Uscite con l’ago 3 millimetri dopo, nella direzione della mano che tiene la piega (verso sinistra, nel nostro caso).
Poi tirate il filo fino alla fine, senza forzare.
4 Fate un nuovo puntino sul dorso della piega, a 3 millimetri di distanza dal precedente puntino.
E poi uscite con l’ago un centimetro circa dopo.
Fate scorrere delicatamente il filo…
…fino a formare il primo orlo, senza stringerlo.
5 Continuate ripetendo l’operazione 3 e 4 per sei volte. Quindi, un nuovo puntino…
…uscite dopo 3-4 millimetri…
…tirate delicatamente il filo…
…così, per sei volte.
Ad ogni ciclo tirate il filo, in modo da stringere di volta in volta il risvoltino al bordo.
Vedrete formarsi un rotolino…
…che man mano conviene appiattire e stendere delicatamente con le dita.
6 Procedete ripetendo i punti 3, 4 e 5 fino a che non avrete orlato per intero il vostro foulard.
Nelle fasi intermedie, se il foulard dovesse intralciarvi perchè ingombrante, potrete farvi aiutare dagli spillini che vi consentiranno di ancorare la parte già orlata al piano d’appoggio. In questo modo riuscirete a concentrarvi meglio sulle fasi successive di lavorazione.
7 Adesso dobbiamo chiudere l’orlo in maniera che non si sfili: occorre procedere svoltando di 90° il percorso dell’orlatura. Quindi, ripiegate su se stesso l’altro lato del foulard ed eseguite un ultimo punto a orlo, stringendo poi la piega con una leggera tirata di filo.
8 Tagliate il filo in eccedenza e fate un piccolo nodino al filo rimasto pendente. Con le mani stirate e accomodate il lavoro che avete compiuto.
Beh…com’è andata? Siete stati bravi?