Avete messo qualche chiletto nell’ultimo anno? Anche io…
Se sei come me, hai notato delle fluttuazioni del peso nell’ultimo anno. La mia vicina mi dice che la causa sia dovuta a qualcosa che ha a che fare con la quantità di cioccolato che mangio (come la barretta di Lindt che sto letteralmente divorando mentre scrivo questo articolo)…e che faccio troppo poco moto. Ma me la prenderò con il Covid, finché posso. E mi consolo di sapere che non sono la sola…
Scherzi a parte, la routine di quest’ultimo anno non è di grande aiuto per la linea. Dobbiamo subito far qualcosa.
Il sondaggio
Recentemente l’American Psychological Association (APA) ha condotto un sondaggio e ha scoperto che la fascia d’età compresa fra 25 e 42 anni in media ha messo sù circa 18,5 kg dall’inizio della pandemia.
Siamo pigri? Può essere. O forse si tratta solo che non siamo bravi a prenderci cura di noi stessi. Pensiamoci.
Se hai messo qualche chilo negli ultimi dodici mesi, sicuramente non sei il solo. La buona notizia è che puoi fare subito qualcosa per rimetterti in carreggiata (e probabilmente sei anche in una forma migliore di quanto pensi).
Vediamo cosa fare per perdere (subito) qualche chilo
Ecco 9 trucchi di stile e di stile di vita per mantenerti in forma e in salute.
1. Indossa una cintura “microregolabile”…o delle bretelle!
Le cinture tradizionali assicurano il mantenimento dei pantaloni grazie all’ardiglione in metallo della fibbia che passa nei fori presenti sulle parti terminali delle cinture. Questo tipo di fibbie però, anche le più pregiate, hanno il difetto che dopo pochi usi lasciano delle fastidiose tacche sul prezioso pellame della cintura, mostrando spietatamente gli allentamenti o i restringimenti della cinta per via delle nostre oscillazioni di peso.
Esistono delle cinture moderne microregolabili che invece dei fori hanno dei regolatori non a vista che permettono di modificare la circonferenza della cintura senza lasciare segni.
Man mano che dimagrisci queste cinture si possono regolare, senza lasciare antiestetici segni. Questo grazie a una pista per le microregolazioni nascosta sul retro della cintura.
Una meravigliosa alternativa alle cinture, parecchio diversa nell’approccio e aspetto, sono le bretelle.
Il loro scopo, come per le cinture, è di reggere i nostri pantaloni. A differenza della cintura, un feticcio ormai consueto e tradizionale, le bretelle hanno un potenziale comunicativo molto forte. La cintura, poi, taglia in due il corpo costringendo l’addome creando, talvolta, dei rigonfiamenti. Le bretelle invece assecondano le spalle, senza evidenziare in negativo alcuna parte della figura, anzi, la snelliscono visivamente. Eh beh…ne compro subito una!
2. Migliora la vestibilità dei tuoi pantaloni
Se pensi che lo slim fit faccia sembrare più magri…ti sbagli. Ciò che davvero fa sembrare più snello è un vestito che si adatta correttamente al corpo.
Ricorda che il girovita è solo una misura e c’è una ragione per cui i pantaloni hanno una miriade di taglie. Se sei abituato a indossare pantaloni chino slim e adesso stanno diventando un pò aderenti alle cosce, prova con un modello più comodo. La vestibilità comoda è un pò più abbondante sulle cosce, pur offrendo un effetto snellente a partire da sotto il ginocchio.
3. Raditi, o fai crescere la barba
Spesso gli uomini quando guadagnano peso si vede sul viso o sul collo. In tal caso, fai crescere la barba oppure mantieni il viso ben rasato. La barba né corta né lunga accentua il doppio mento.
Come mai? La barba corta appare più scura sulle aree del viso e del collo dove la pelle inizia a piegarsi o a incresparsi a causa dell’aumento di peso, attirando l’attenzione proprio dove non lo desideri.
Se riesci a far crescere la barba rapidamente ti nasconderà un pò di quel peso extra. Se proprio non riesci a fartela crescere, mantieni il viso liscio.
4. Assolda un sarto
L’abbigliamento e gli accessori d’abbigliamento possono essere alleati o nemici dei nostri rotolini. In generale conviene evitare le strisce orizzontali e stare alla larga da motivi geometrici rigidi e un pò troppo audaci, che fungono da mappa topografica delle forme.
Stesso dicasi con gli accessori, ad esempio le cravatte: evita quelle con la pala troppo larga e fai attenzione alla loro lunghezza. Tramite il nodo della cravatta puoi regolare la sua lunghezza affinché sia quella giusta.
SCOPRI COME DARE LA GIUSTA LUNGHEZZA A UNA CRAVATTA
Occorre che la cravatta che andate ad acquistare sia lunga proporzionalmente alla vostra altezza e alla vostra circonferenza!
Rimanendo nel mondo degli accessori, un’alternativa “dimagrante” alla cravatta può essere una cravatta a farfalla, o papillon.
Un papillon, con una camicia ben sagomata, rende molto slim il tuo aspetto. Provare per credere!
Insomma, vestito o accessorio d’abbigliamento che sia, sarebbe opportuno rivolgersi a un intenditore, che è il sarto: se potete, affidatevi a lui.
Seppure relativamente più costosi gli abiti e gli accessori artigianali, con un sarto invece si può risparmiare perchè, invece di comprare vestiti più grandi quando aumenti di peso e poi comprare vestiti più piccoli quando lo perdi, il tuo sarto può salvare i tuoi pantaloni pagati un occhio della testa. Il sarto avrà fatto in modo di lasciare del tessuto all’interno del pantalone fatto fare da lui.
Lo stesso vale con una cravatta sartoriale: una cravatta sartoriale usata può essere letteralmente smontata e ricostruita da zero, cambiandone le dimensioni.
Se fin qui abbiamo parlato solo di simpatici espedienti per sembrare più magri, è il momento di fare un pò più i seri con qualche semplice raccomandazione sulle abitudini quotidiane.
5. Fai una dieta “incrementale”
Quando è iniziata la quarantena mi sono detta che questa sarebbe stata la mia opportunità per tornare a fare fitness. Ho deciso così di fare un breve allenamento ogni giorno e di aumentare l’assunzione di verdure ad ogni pasto. Penso di averlo fatto nove giorni, poi…ehm. Il problema è stato che ho cercato di andare troppo all’estremo, troppo in fretta.
Prova invece a creare un obiettivo smart. Smart sta per: specifico, misurabile, realizzabile, pertinente e con uno specifico obiettivo.
Ecco un esempio:
- Specifico: voglio aumentare la frequenza di esercizi.
- Misurabile: inizierò allenandomi almeno 30 minuti, il lunedì giovedì e sabato.
- Realizzabile: dato il mio programma e i miei impegni, questo è ciò che posso realisticamente fare.
- Pertinente: il mio obiettivo a lungo termine non è diventare un body builder: è mantenere uno stile di vita sano e perdere qualche chilo o almeno convertire un pò di grasso in muscoli…tre allenamenti a settimana sono un ottimo punto di partenza.
- Obiettivo: entro la fine di aprile, vorrei che i tre allenamenti a settimana fossero un punto fermo nella mia routine e mi piacerebbe vedere un calo di 2 chili e mezzo.
Per quanto riguarda la dieta, crea regole che funzionino per te. Ad esempio, puoi certamente ridurre l’apporto di carboidrati e calorie senza limitazioni esasperate. Prova a non mangiare pane o pasta i martedì, giovedì e sabato, oppure evita pane o pasta prima di cena.
Con una regola specifica saprai istantaneamente cosa mangiare e cosa no, senza impedirti del tutto di mangiare.
- Gli avanzi di spaghetti per pranzo?
- No! è martedì!
6. Se non lo compri non puoi mangiarlo
Dobbiamo sforzarci a non essere ingordi. Se liberare la tua casa dai tuoi vizi alimentari non è possibile, magari perché vivi con altre persone, puoi fare così: conosci il vecchio trucco del budget, che dice che invece di usare la tua carta di credito dovresti usare solo contanti messi in buste? Puoi fare la stessa cosa con i dolcetti. Quattro dolcetti messi all’interno di un contenitore, uno per una volta a settimana. Quando il contenitore sarà vuoto, hai finito per la giornata. Bevitore di birra? Imposta lo stesso limite: ottieni un numero X di birre a settimana e quando raggiungi quel numero, stop, il gioco è fatto.
Insomma, dobbiamo imparare a disciplinarci.
Potrà risultare complicato all’inizio, ma vedrete che una volta andato a regime questo nuovo comportamento vi sentirete più appagati dai gusti preferiti che tornate ad assaporare, soddisfatti del successo ottenuto e grati a voi stessi per la linea che inizia finalmente a migliorare.
7. Bere un intero bicchiere d’acqua prima di mangiare
Recentemente ho iniziato a bere un bicchiere pieno d’acqua prima di ogni pasto. Bere più acqua non può che far bene, poi mangio un pò meno.
Alcuni medici sostengono che la sete, che è innescata dalla disidratazione, viene spesso scambiata per fame dal cervello. E allora, diamo una mano al cervello a distinguere la fame dalla sete: beviamo di più…acqua, naturalmente!
Poiché l’acqua arriva quasi immediatamente allo stomaco, ti farà sentire più pieno prima di iniziare a mangiare. Ho sentito parlare di questo metodo da un amico alcuni anni fa. Mi ha detto che lo ha aiutato a perdere quasi 4kg (insieme ad alcuni altri cambiamenti nella dieta).
Uno studio condotto nel 2016 supporta questa teoria: le persone che hanno bevuto due bicchieri d’acqua immediatamente prima di un pasto hanno mangiato il 22% in meno rispetto a coloro che non hanno bevuto acqua prima di mangiare.
8. Inizia a monitorare le tue calorie
Il mio problema è che adoro gli snack. Prendo una manciata di patatine mentre preparo la cena, un biscotto (forse quattro) mentre pulisco la cucina. Prima di andare a letto magari prendo un gelatino, magari una barretta di cioccolato mentre scrivo un articolo… insomma, perdo il conto. E questo è il problema! Sono piccoli snack, ma quando ne hai mangiati sette in un giorno, hai potenzialmente aggiunto l’apporto calorico di un’intera giornata.
Come fare per sapere quante calorie puoi apportare e quante ne contengono gli alimenti? Attualmente esistono tantissime App per i nostri smartphone che ci vengono in aiuto.
C’è solo l’imbarazzo della scelta. Io recentemente sto provando Contatore calorie, di MyFitnessPal, Inc. per Android. Contiene una vastissima banca dati alimentare e fa davvero il suo dovere. Valutate voi, sulle diverse app store se ne trovano davvero tanti ben fatti.
9. La regola (sfatata) dei 10.000 passi al giorno
Muoversi fa bene alla salute. Meglio camminare che stare fermi. Una camminata, oltre a essere un’attività salutare e piacevole, risulta molto utile per liberare corpo e mente da stress e ansia.
Fin qui, tutti d’accordo.
Ma “quanto” muoversi? C’è una storia antica che parla di diecimila passi al giorno come obiettivo quasi irrinunciabile per chiunque voglia mantenersi in forma.
La storia è stata spiegata da un bravo giornalista di un importante quotidiano inglese, The Guardian, che ha raccontato come il target dei 10.000 passi sia nato da una campagna di marketing giapponese nella metà degli anni Sessanta del secolo scorso. Si era all’indomani dei Giochi olimpici che si erano svolti a Tokio nel 1964 e un signore, poi diventato un imprenditore, inventò il primo contapassi: lui si chiamava Yoshiro Hatano e l’aggeggio fu battezzato manpo-kei. Intervistato dall’autore dell’articolo del Guardian, David Bassett, direttore del Dipartimento di chinesiologia e studi sullo sport dell’Università del Tennessee, dichiarava che non c’era alcuna prova che associasse questa distanza ad un particolare stato di salute: “Hanno solo ritenuto che fosse un numero indicativo di uno stile di vita attivo e teoricamente sano”.
Oggi, l’obiettivo dei 10.000 passi è diventato qualcosa di molto simile a una moda, anche grazie alla progressiva diffusione dei tracker, dispositivi e app che consentono di tenere traccia non solo del nostro movimento ma anche di una serie di parametri vitali.
Non esistono studi scientifici affidabili che possano dare una risposta certa alla domanda quanti passi al giorno? Gli italiani in media fanno a malapena 5.000 passi al giorno e un lavoratore d’ufficio medio riesce a fare solo 1.500 passi. Dobbiamo incrementare a seconda dello stato di salute, dell’età e dell’obiettivo che si intende raggiungere.
Inizia con l’evitare il più possibile l’auto, prendi le scale anziché l’ascensore, cammina anche in casa e passeggia appena puoi!